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Italvolt la prima gigafactory in Italia punta a diventare operativa nel 2024

Italvolt, l’azienda che punta a realizzare la prima gigafactory in Italia, ha definito la propria roadmap industriale che prevede l’obiettivo di iniziare i lavori per la costruzione dell’impianto di Scarmagno nella prima metà del prossimo anno e di avviare la produzione di batterie entro la fine del 2024.

La struttura, secondo i piani, è destinata a diventare al contempo la più grande in Europa, con circa 350.000 m2 previsti e una capacità che potrà raggiungere i 45 GwH. Saranno circa 3.500 i dipendenti impiegati nell’impianto e nel complesso si stima che verranno creati circa 10.000 nuovi posti di lavoro con il relativo indotto.

Italvolt è, inoltre, alle battute finali per concludere un accordo con il partner industriale individuato per la definizione della tecnologia che verrà utilizzata per la produzione delle batterie e può già contare sulle collaborazioni avviate con American Manganese, che si occuperà del riciclo delle batterie e con Tüv Sud, gruppo tedesco fondato nel 1866 e specializzato certificazione, ispezione, testing, collaudi e formazione, incaricata di certificare i prodotti e garantire il rispetto dei principi ESG. Tüv Sud è presente in Italia da oltre 30 anni e conta su una struttura di quasi 700 dipendenti e 400 collaboratori, con diversi uffici operativi tra cui i laboratori di Scarmagno.

Nel frattempo proseguono gli incontri a livello istituzionale di Italvolt con potenziali investitori, istituzioni politiche locali e rappresentanti dell’associazione territoriale di Confindustria, con i quali ha condiviso obiettivi, strategia e tempistiche per la realizzazione del progetto.

Nella prima settimana di giugno, Lars Carlstrom, Fondatore e CEO di Italvolt, è stato impegnato in una serie di incontri con i Sindaci di Scarmagno, Strambino, Romano Canavese, Mercenasco, Viafre e Ivrea, con il Presidente di Anpci Torino e la Presidente di Confindustria Canavese, la quale ha rivolto un appello al Governo affinchè presti la sua attenzione al progetto di Italvolt, il cui processo è già avviato e grazie a un concreto supporto pubblico potrebbe diventare operativo in breve tempo. Il progetto è stato inoltre discusso con la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte.

La divisione Architettura di Pininfarina, iconica casa di design automobilistico, incaricata della progettazione dell’impianto, stima di presentare il progetto definitivo tramite procedura SUAP (Sportello unico per le attività produttive) nel tardo autunno, per poter presentare la richiesta dei permessi necessari ad avviare i lavori di costruzione dell’impianto alla fine dell’anno.