Nei giorni scorsi, i ministri Gilberto Picchetto, ministro dell’Ambiente, ed Elisabetta Casellati, ministro per le riforme istituzionali, hanno pubblicato un decreto inter-ministeriale che prevede l’istituzione di una commissione sull’ambiente.
La commissione, composta da 32 membri, ha il compito di rivedere la normativa legata all’ambiente, per preparare uno schema di legge su temi come l’inquinamento, la tutela paesaggistica, l’industria e l’edilizia, per raccogliere le leggi attuali “in un unico testo normativo coerente con la legge costituzionale 1 dell’11 febbraio 2022 (che ha inserito il principio della tutela ambientale tra quelli fondamentali della Costituzione, ndr) e con i principi euro-unitari e internazionali”.
Da chi è composta la commissione? A presiederla è Eugenio Picozza, esperto di diritto amministrativo e docente a Tor Vergata, che sarà affiancato dal coopresidente Pasquale Fimiani, magistrato sostituto procuratore della Corte di Cassazione. Tra i membri esperti e tecnici, tra cui diversi docenti universitari, avvocati, ingegneri, ma anche ex politici.
E proprio l’inclusione di personaggi vicini ad alcuni partiti dell’attuale maggioranza, oltre alla possibilità di revisioni al Testo Unico ambientale, ha suscitato diverse polemiche, soprattutto da parte dei verdi, che hanno parlato di lobby legate ai settore del petrolio e del cemento. Secondo diverse testate, il deputato dei verdi Angelo Bonelli avrebbe definito l’istituzione di questa commissione un “golpe all’ambiente”, avvisando il governo che proporrà di avviare un’interrogazione parlamentare per indagare i criteri utilizzati per selezionare i membri della commissione.