Di fronte alla crisi umanitaria in corso in Ucraina, Snaitech – attraverso l’ente dedicato alle “good causes” iZilove Foundation – supporta il progetto di Fondazione Francesca Rava finalizzato all’invio di beni di prima necessità in Ucraina.
Per rispondere alla situazione drammatica in cui si trova la popolazione ucraina, la Fondazione Francesca Rava, con cui Snaitech collabora dal 2010, si è infatti attivata localmente per definire le necessità più impellenti tramite il primario dell’Ospedale Pediatrico della Bukovnian State Medical University di Chernivtsi.
L’emergenza sanitaria più acuta riguarda la cura dei feriti e l’attenzione ai bambini ricoverati nelle strutture pediatriche. Per questa ragione, la priorità al momento è quella di acquistare ed inviare materiale sanitario, fondamentale per gli ospedali pediatrici ucraini e per la prima linea: kit di pronto soccorso, elettrocoagulatori, monitor per i parametri vitali, antibiotici, anticoagulanti, ferri chirurgici, ellettrobisturi, tourniquet, coperte ipotermiche.
Il progetto della Fondazione, oltre a portare aiuto sanitario agli ospedali sul territorio, vuole rispondere ai bisogni più urgenti delle migliaia di profughi in fuga dall’Ucraina e nei campi al confine.
“La situazione in Ucraina si aggrava ogni giorno di più, rivelandosi ormai come una vera e propria emergenza umanitaria: gli ospedali vengono bombardati, con conseguente perdita del materiale sanitario, la popolazione è stata costretta a lasciare le loro case e donne, bambini e anziani devono cercare riparo per proteggersi dai bombardamenti. Di fronte ad una tragedia come questa, nessuno può rimanere indifferente, al contrario siamo tutti chiamati a fare la nostra parte”, ha dichiarato Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech.
Sempre grazie alla collaborazione di Fondazione Francesca Rava, Snaitech ha organizzato una campagna interna – #Snaitech4Ucraina – su tutte e tre le sedi di Milano, Roma e Porcari finalizzata a raccogliere beni di prima necessità da spedire nelle zone maggiormente colpite dalla guerra.