Sarà dedicata al cambiamento climatico la prima mostra fotografica al nuovo punto museale di Intesa Sanpaolo. a Torino. Apre infatti il 17 maggio a Palazzo Turinetti in Piazza San Carlo a Torino il primo dei due nuovi musei delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo con diecimila metri quadri di percorso espositivo, il cui ingresso sarà gratuito previa prenotazione fino al 22 maggio.
Ad accogliere i primi visitatori saranno le intense fotografie di Paolo Pellegrin che con i suoi reportage da Paesi come l’Islanda, la Namibia, la Costa Rica e la stessa Italia vuole rileggere l rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale, una natura che secondo il celebre fotografo romano è “ferita” dall’intervento dell’uomo. La mostra, dal titolo La fragile meraviglia, un viaggio nella natura che cambia sarà aperta fino al 4 novembre. Un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi.
In particolare, mercoledì 18 maggio alle 18.30 si svolgerà un incontro tra lo scrittore e giornalista Calabresi e il fotografo Pellegrin che racconterà il suo lavoro e la mostra. Sarà un dialogo sul “più grande conflitto del nostro tempo: il cambiamento climatico”. L’appuntamento porterà nel dietro le quinte della missione fotografica, rivelando la storia di un uomo che non si rifugia nella natura come antidoto all’orrore e come unica strada per recuperare fiducia nel mondo, ma che indaga sul futuro del pianeta partendo dalle sue fragilità.
In mostra a Palazzo Turinetti inoltre Dalla guerra alla luna. 1945-1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. La mostra, che avrà sede permanente in alcuni spazi del museo, documenta il miracolo economico fino alla più grande conquista dell’uomo moderno, lo sbarco sulla luna con una selezione di immagini storiche dell’Archivio curata da Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso.
Infine, al piano nobile del palazzo il percorso museale curato da Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione: nove grandi tele di proprietà della Banca realizzate nella seconda metà del Seicento per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto, oltre a dipinti, sculture, arazzi, arredi dal XIV al XVIII secolo.