Dietro lo scontro una battaglia commerciale e non sulla salute

A Bruxelles in arrivo la decisione sulle etichette a semaforo

Nutriscore contro Nutrinform. Si gioca in queste ore la partita europea sulle etichette per la trasparenza dei valori nutrizionali del cibo. Da una parte il label Nutriscore, supportato da Francia e Germania che sintetizza i nutrienti di un prodotto con un bollino tipo semaforo, giallo, rosso e verde. Dall’altra quella più articolata, sostenuta dall’Italia, la definizione Nutrinform, che considera anche la quantità assoluta di grassi, zuccheri e sale e non solo la percentuale contenuta in un alimento.

Dietro quella che appare una scelta verso la tutela dei consumatori e verso la trasparenza e la chiarezza, vi è in realtà una vera e propria guerra commerciale, avvertono le associazioni di categoria italiane. Con il bollino a semaforo, infatti, ricadrebbero nel rosso molti prodotti tricolore come il parmigiano o l’olio extravergine di oliva. Nel complesso la stima di Federalimentare è che il nuovo criterio potrebbe costare all’Italia fino al 50% dell’export alimentare. Il Bollino rosso, secondo Federalimentare, potrebbe disincentivare l’acquisto da parte di consumatori esteri di eccellenze dell’alimentare Made in Italy perché il bollino rosso potrebbe fare temere per la salute in modo superficiale.

La nuova norma va a vantaggio soprattutto della grande distribuzione, che all’estero è molto forte, e che preferisce avere sul bancale i propri prodotti piuttosto che quelli autentici che vengono dai produttori locali, realizzati secondo la tradizione. E per difendere il Made in Italy non è sufficiente che dalla nuova etichetta siano esclusi i prodotti Dop e Igp, perché essi rappresentano solo il 20% del prodotto alimentare italiano.

Un primo passo verso la decisione verrà dalla riunione del Coreper Ue di oggi, ma la discussione dovrebbe avvenire il prossimo 15 dicembre nella riunione del Consiglio dell’Agricoltura che dovrebbe tracciare le linee guida per il prossimo anno.

L’etichetta Nutrinform è stata approvata in Italia lo scorso mese di ottobre, come logo nutrizionale facoltativo per le aziende.

“La dieta e il benessere alimentare sono concetti molto più complessi di un algoritmo” ha commentato il Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, “i consumatori hanno diritto a essere informati correttamente e le nostre eccellenze alimentari non possono essere penalizzate da semafori. La promozione di stili alimentari sani richiede un approccio multidisciplinare, incentrato sul concetto di ‘dieta salutare’.  Il NutrInform è la nostra alternativa al Nutriscore, ma è di gran lunga migliore. Non è penalizzante, non dà patenti di buono o cattivo: informa. Per questo motivo ci stiamo impegnando con tutte le forze nei tavoli europei affinché su un tema così importante, quale l’alimentazione, non si scelgano soluzioni semplicistiche, come l’etichettatura a semaforo, ma sia avviata una valutazione di impatto seria relativamente alla futura legislazione europea in materia di etichettatura nutrizionale fronte-pacco. Vogliamo che la Commissione si orienti verso uno schema volontario capace di informare in modo trasparente il consumatore, senza orientarne le scelte e senza penalizzare, in maniera paradossale, prodotti mediterranei come l’olio che sono alla base dell’alimentazione del nostro Paese e di cui secoli di tradizione ci hanno mostrato i benefici effetti sulla salute e il benessere umani”.