plastica riciclata

Indici ESG

Nasce l’indice Solactive ISS Future of Plastic che includerà i leader nelle soluzioni per i rifiuti

Solactive, ISS ESG e Morgan Stanley hanno annunciato il lancio dell’Indice Solactive ISS ESG Future of Plastic, indice quotato in borsa composto da società globali leader nell’innovazione e nell’implementazione di soluzioni per rifiuti di plastica ed uso efficiente di materiali.

L’indice Solactive ISS ESG Future of Plastic risponde alla crescente attenzione da parte della società di affrontare il problema dei rifiuti di plastica che colpisce il pianeta e degli investitori come tema di investimento in grande crescita.

La metodologia del Future of Plastic Index si basa sulla competenza in materia di sostenibilità e investimenti di Morgan Stanley e Solactive per fornire agli investitori un indice di riferimento di aziende con pratiche e soluzioni che affrontano il problema dei rifiuti di plastica.

Il Solactive ISS ESG Future di Plastic Index evita le società con bassa liquidità, grandi rischi ESG e aziende legate a prodotti che contribuiscono al degrado dell’ecosistema marino, come microsfere o importanti imballaggi in plastica monouso.

Le società rimanenti vengono quindi classificate utilizzando un punteggio per le soluzioni proprietarie per risolvere il problema dei rifiuti di plastica, che riflette il coinvolgimento aziendale in soluzioni e pratiche di utilizzo di contenuto riciclato, uso efficiente di materie prime materiali, estensione della vita utile del prodotto e/o sviluppo di alternative alla plastica monouso e alle microplastiche.

L’indice è costruito investendo nel paniere equamente ponderato dei 50 titoli leader secondo la metodologia di punteggio proprietaria. Oltre a selezionare le aziende con soluzioni per i rifiuti di plastica, l’indice permette uno screening ESG basato sui dati dell’ISS ESG.

La valutazione include anche un’analisi volta ad escludere le aziende che non rispettano le norme in materia di discriminazione di genere o razza, le aziende con coinvolgimento nella ricerca e sviluppo di armi controverse, o che sono attive in attività commerciali legate a significative i danni ambientali, come l’estrazione del carbone, sono esclusi dal benchmark.