Sostenibilità, comunità e competenze. Sono queste le tre priorità su cui è incentrato il nuovo documento di programmazione 2021-2024 approvato dalla Fondazione CRC (Cassa di Risparmio di Cuneo) lo scorso mese di dicembre. L’obiettivo prefissato nel Piano Plueriennale 2021-2024 è portare significativi miglioramenti in ognuno di questi tre aspetti.
Il documento è frutto di un percorso condotto dal Consiglio Generale, insediatosi ad aprile 2020, con l’obiettivo di identificare le priorità strategiche per la Fondazione per i prossimi anni, anche alla luce della pandemia in corso e degli obiettivi di sviluppo sostenibile inseriti nell’Agenda ONU 2030.
Da queste premesse, sono emerse le tre sfide identificate dal Consiglio Generale per i prossimi 4 anni, che coinvolgono alcuni degli SDGs (Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030) e vengono declinate in quattro temi prioritari:
+ Sostenibilità, per uno sviluppo green (Nuovi modelli di sviluppo; Patrimonio territoriale; Rigenerazione; Educazione ambientale);
+ Comunità, per il benessere delle persone (Cittadinanza e partecipazione; Benessere e cura; Cultura; Inclusione);
+ Competenze, per l’innovazione e il futuro (Digitale; Formazione permanente; Talenti; Ecosistema dell’innovazione).
Due sono poi le priorità trasversali che intersecano tutte e tre le sfide come i giovani e le nuove strade. L’attenzione alle giovani generazioni e l’impegno a individuare percorsi innovativi di sviluppo sociale ed economico in uscita dalla crisi della pandemia saranno assi strategici presenti in tutti gli interventi. Per mettere in atto questa articolata strategia, la Fondazione stima di poter destinare 80 milioni di euro all’attività progettuale ed erogativa per i prossimi quattro anni. Un obiettivo che si intende centrare attraverso un’ampia diversificazione degli investimenti, l’integrazione dei criteri ESG nella scelta degli investimenti e l’attenzione al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni.
“Stiamo attraversando un periodo inedito, ricco di sfide e di incognite. Un periodo molto difficile che oltre a mettere a dura prova la tenuta del sistema sanitario e la sopravvivenza di interi settori produttivi, sta rendendo ancora più acute le disuguaglianze già presenti nella nostra società” commenta Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC. “Per il futuro, sarà necessario accompagnare il sistema economico, sociale, educativo e culturale in un percorso di innovazione profonda. Serviranno più sostenibilità, più comunità e più competenze, le tre sfide che la Fondazione ha individuato come centrali per la propria attività dei prossimi 4 anni, da affrontare in alleanza con tutti gli stakeholder interessati. Obiettivi importanti che abbiamo individuato grazie al percorso realizzato in questi mesi dal Consiglio Generale, affiancati dalla struttura della Fondazione e in contatto con i nostri stakeholder e con esperti di diversi settori, a tutti loro un grazie per la passione e l’impegno”.