L’Enpab, l’Ente di previdenza dei biologi, ha chiuso il bilancio 2020 con un utile pari a circa 8 milioni di euro e un patrimonio di circa 117,4 milioni. Il Fondo si incrementa degli utili di esercizio della gestione ordinaria, che consegue un risparmio pari a 1,6 milioni, e dopo l’accantonamento dell’utile d’esercizio 2020 ammonterà a circa 58 milioni. Il tasso di rendimento ante imposte e al netto degli oneri finanziari è stato pari al 3,65.
Nell’anno 2020 l’incremento netto del numero degli iscritti è stato del 2,87%. Le iscritte biologhe rappresentano il 74 % della categoria. Superare e colmare il gender gap, diffondere la professione e sostenere i professionisti e i loro redditi sono le sfide del futuro, specie in un momento come questo offuscato dall’imprevedibile crisi dovuta alla pandemia.
Nonostante la costante crisi che attanaglia il mondo del lavoro, in tutte le sue sfaccettature, i dati in possesso di Enpab confortano per la costante crescita reddituale. I dati sono ancora più robusti se ci si sofferma sulla lettura sistematica degli ultimi anni, potendo cogliere i frutti sperati del nuovo approccio dell’assistenza attiva, di un welfare non più assistenziale ma di sostegno alla crescita individuale e collettiva.