Non sono solo i Governi, con iniziative come l’Agenda 2030, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e l’Accordo di Parigi, in prima linea ad affrontare sfide globali di cambiamento climatico o disuguaglianze sociali, ma sono tutti chiamati a fornire il proprio contributo per costruire un futuro migliore. Necessità che si riflette anche nel campo degli investimenti, dove sempre più investitori retail tendono a conciliare i propri obiettivi finanziari con una maggiore attenzione e sensibilità verso tematiche di sostenibilità sociali e ambientali. Una tendenza di mercato confermata dai dati interni di Scalable Capital, piattaforma di investimento con 20 miliardi di euro gestiti e oltre 1 milione di clienti in Europa, di cui già il 30% sceglie di investire in ETF ESG, nell’ottica di sostenere aziende e progetti orientati alla sostenibilità che probabilmente emergeranno come modelli di business più stabili nel lungo periodo, diversificando al contempo i loro portafogli con la prospettiva di rendimenti finanziari potenzialmente più elevati nel tempo.
“Questo dato riflette non solo una prudente valutazione del rischio a lungo termine, ma anche un significativo cambiamento di paradigma. Gli investitori che adottano una visione prospettica di 20-30 anni comprendono che gli investimenti ESG possono rappresentare una scelta strategica e prudente. Inserire gli investimenti ESG nel processo di valutazione del rischio più ampio permette non solo di mitigare i rischi futuri, ma anche di allinearsi con una crescita sostenibile e responsabile”, ha affermato Alessandro Saldutti, Country Manager per l’Italia di Scalable Capital.
Secondo un nuovo rapporto di Ramnath Iyer dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA), nel 2023 la performance dei fondi e degli ETF ESG ha eguagliato o superato quella dei fondi e degli ETF tradizionali. I dati Morningstar, inoltre, rivelano che i fondi sostenibili hanno registrato un rendimentomedio del 12,6% rispetto all’8,6% dei fondi tradizionali. In questo senso, diversi studi hanno dimostrato che gli ETF ESG possono offrire rendimenti comparabili o in certi casi superiori rispetto agli investimenti tradizionali, sfatando il mito che gli investimenti “che fanno del bene” debbano sacrificare i ritorni finanziari. La trasparenza degli ETF, infatti, oltre alla loro facilità di accesso e ai bassi costi di gestione (mediamente 10 volte inferiori rispetto ai fondi comuni tradizionalmente offerti in banca), aiuta gli investitori ad allineare le loro aspettative rispetto ai criteri ESG e a prendere così decisioni consapevoli, beneficiando allo stesso tempo della possibilità di diversificare il portafoglio a costi ridotti e a rischio mitigato.
Le piattaforme digitali danno accesso ai prodotti ESG per favorire gli investimenti a lungo termine
Le condizioni macroeconomiche del 2022 hanno portato, tra gli altri fattori, a una diminuzione della domanda di ETF ESG. Inoltre, ci sono preoccupazioni legittime e aree di miglioramento negli investimenti ESG, come la questione del greenwashing. Una delle cose che potrebbero aiutare, in questo senso, è definire e inquadrare meglio il termine ESG, in parte ancora vago. Il sistema di classificazione dell’UE o concetti come SRI (Socially Responsible Investment) o PAB (Paris aligned benchmarks) costituiscono una buona base, ad esempio. Tuttavia, il mix di investimento e attenzione alla sostenibilità che riguarda gli ETF ESG, come parte della valutazione del rischio, ne rafforza l’attrattiva, soprattutto tra gli investitori più giovani. Questo significa che l’investimento sostenibile continua a essere una tendenza, affermazione supportata anche dalla più recente analisi di Scalable Capital sul comportamento dei clienti. I dati rivelano che al momento di scegliere gli asset, solo in Italia il 76% del patrimonio è in ETF, che si tratti di ETF o fondi il 32% dei clienti mostra una preferenza per i prodotti con criteri ESG. Un trend favorito sia da una maggiore cultura e consapevolezza rispetto alle tematiche di sostenibilità sia da una evoluzione sul fronte normativo, che vede i principali Governi e organismi regolatori introdurre normative per incoraggiare l’inclusione di criteri ESG nei processi di investimento, una maggior trasparenza e accessibilità della rendicontazione aziendale e dei risultati raggiunti.
“La trasparenza degli ETF aiuta gli investitori ad allineare le loro aspettative sui criteri ESG con quelli degli ETF e a prendere decisioni più consapevoli, sia che si tratti di escludere specifici settori, sia di adottare un approccio diverso o di concentrarsi su operatori 100% green o sociali. Mentre gli indici tradizionali possono sovraperformare nel breve, le società che integrano le problematiche sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali possono avere un maggiore potenziale di crescita nel lungo periodo. La chiave è essere pazienti, non farsi prendere dall’emotività e guardare in prospettiva ai guadagni futuri. Una piattaforma come Scalable Capital, che nasce esattamente con questa filosofia, dando accesso democratico anche ai più sofisticati strumenti di investimento per la costruzione del proprio avvenire, può essere una nuova opportunità di approccio per molti nuovi investitori”, ha concluso Saldutti.