Invesco ha pubblicato i risultati del report “Invesco Global Factor Investing Study”, appuntamento annuale giunto alla sua settima edizione. Lo studio si basa sulle interviste di 151 investitori fattoriali istituzionali e retail che nel complesso gestiscono asset per oltre 25,4 trilioni di dollari statunitensi. Tra i risultati, anche la crescita adozione dei principi ESG da parte degli intervistati.
Secondo l’edizione di quest’anno gli intervistati si aspettano che le strategie fattoriali sovraperformino in un contesto inflazionistico caratterizzato da una bassa crescita economica. Gli intervistati ritengono inoltre che l’attuale contesto di mercato renda l’investimento fattoriale nel reddito fisso più interessante in quanto soluzione migliore per gestire la volatilità e diversificare i portafogli.
“La fiducia nelle strategie di investimento fattoriale, oltre a persistere nelle fasi di volatilità, si è rafforzata, come attestato dalla ripresa delle performance negli ultimi 18 mesi”, ha commentato Georg Elsaesser, Senior Portfolio Manager, Quantitative Strategies di Invesco.
Maggiore applicazione dei fattori ai principi ESG
Negli anni precedenti, gli intervistati hanno di norma evidenziato una crescente adozione dei principi ESG nelle loro strategie di investimento fattoriale, principalmente dovuta alla convinzione di poter così ottenere performance migliori. Tale convinzione è finita sotto pressione nell’ultimo anno perché le industrie estrattive hanno registrato rendimenti in generale robusti, facendo scendere – al 59% dal 75% la percentuale di intervistati che considerano le performance migliori la principale ragione dell’adozione degli ESG.
In particolare, mentre la performance migliore in precedenza era la motivazione più spesso citata per l’adozione dei principi ESG nell’investimento fattoriale, quest’anno la ragione principale è stata la domanda di clienti e beneficiari (76% degli intervistati). A giudizio di molti, questo periodo difficile per le performance ESG crea opportunità per l’investimento fattoriale. La performance migliore è citata dal 72% degli intervistati come il vantaggio dell’utilizzo dei
fattori per facilitare l’implementazione dell’approccio ESG e il 66% (rispetto al 42% del 2018) degli investitori ora ritiene che i fattori possano essere utilizzati per implementare gli obiettivi ESG a livello di portafogli. La mancanza di consensus circa la metodologia resta però una barriera all’implementazione e gli intervistati confidano in ulteriori ricerche in tale area.
“L’investimento fattoriale sta chiaramente affermandosi come soluzione per attenuare potenziali bias indesiderati dell’integrazione dei principi ESG in ambito azionario, e soprattutto obbligazionario, dove il processo è più complesso. Il fatto che i principi ESG siano tra le maggiori priorità nella regione EMEA rappresenta un altro propulsore di rinvigorimento della domanda di strategie di investimento basate su fattori”, ha concluso Georg Elsaesser.