Risultati ESG

Eurizon, patrimonio a 432 mld al 30 settembre 2021 e criteri ESG sempre più centrali

Il Cda di Eurizon ha approvato i risultati al 30 settembre 2021. Il patrimonio della società è salito del 3,6% da inizio anno raggiungendo 432 miliardi di euro, favorito dai flussi di raccolta sia in Italia che all’estero e dall’ andamento dei mercati.

L’utile netto consolidato, compreso l’utile di pertinenza di terzi, ha raggiunto 577,7 milioni di euro e il margine da commissioni 886,6 milioni (rispettivamente + 36% e + 27% rispetto ai valori dei primi nove mesi del 2021).

La raccolta netta registra un costante trend di crescita attestandosi a 7,5 miliardi di euro da inizio anno. Positivi i flussi sui fondi aperti, con 7,8 miliardi, grazie principalmente al contributo dei fondi bilanciati (+3 miliardi), azionari (+2,8 miliardi) e obbligazionari (+2,1 miliardi). Negli ultimi tre mesi, in particolare, si è registrata un’accelerazione con 5,6 miliardi di flussi complessivi, un terzo dei flussi dell’industria del risparmio gestito in Italia, di cui 4,1 miliardi sui soli fondi aperti. Significativo anche l’apporto delle Gestioni di Portafogli Istituzionali con 1,5 miliardi, mentre restano negative le GP retail per 145 milioni.

Con riferimento agli investimenti connotati da caratteristiche ESG, la gamma complessiva di Eurizon ha raggiunto a fine settembre 2021 i 163 fondi classificati artt. 8 e 9 del regolamento SFDR – che quindi promuovono, tra le altre, caratteristiche ambientali o sociali, o che hanno obiettivi di investimento sostenibile – che corrispondono a 103 miliardi di patrimonio, ossia il 46% delle masse dei fondi della società.

È stato inoltre predisposto il primo Report di Sostenibilità sull’anno 2020, redatto su base volontaria, al fine di illustrare le azioni intraprese da Eurizon Capital SGR in attuazione della “Politica di Sostenibilità” e della “Politica di Impegno”; tale report racchiude e ripercorre l’impegno e i risultati verso i temi ambientali, sociali e di governo societario.

Eurizon ha aderito all’iniziativa Net Zero Asset Managers, che raggruppa a livello mondiale le società di gestione del risparmio impegnate a sostenere l’obiettivo di emissioni nette zero di gas serra entro il 2050, per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius. Inoltre, è entrata nell’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC), l’organismo europeo per la collaborazione degli investitori sul cambiamento climatico che agiscono per favorire la riduzione delle emissioni di carbonio.

Saverio Perissinotto, amministratore delegato di Eurizon, ha dichiarato che la società continua a operare mantenendo alta l’attenzione ai criteri ESG, sempre più centrali nel modello aziendale. Questi ha inoltre aggiunto: “Siamo fortemente convinti della responsabilità insita nel nostro ruolo di gestore dei risparmi a supporto della società e dell’ambiente. In quest’ottica ci siamo impegnati all’interno della Net Zero Asset Management Initiative per unire le forze, lavorando a fianco degli emittenti, nella lotta al cambiamento climatico.”