Intesa Sanpaolo rafforza il proprio impegno nei confronti del clima. La banca ha annunciato l’adesione, attraverso Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland, alla Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI), l’iniziativa lanciata a fine 2020 da un gruppo di asset manager che si sono impegnati a sostenere l’obiettivo di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050 o prima, in linea con gli sforzi globali per limitare il riscaldamento a 1,5 gradi. La Net Zero Asset Managers Initiative riunisce 220 società di gestione con asset gestiti pari a 57 trilioni di dollari.
L’ingresso nella partnership rappresenta un ulteriore passo da parte di Intesa Sanpaolo per concretizzare l’impegno comunicato il 20 ottobre scorso di voler raggiungere “Net Zero” entro il 2050, sia per le proprie emissioni sia per i portafogli prestiti e investimenti. A sua volta l’istituto guidato da Carlo Messina ha aderito alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA).
Eurizon e Fideuram AM SGR sono gli unici asset manger italiani che a oggi hanno aderito alla NZAMI. L’iniziativa è costituita da asset manager internazionali impegnati a sostenere l’obiettivo di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050 o prima, in linea con gli sforzi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, e a sostenere investimenti in linea con tale obiettivo. I progressi conseguiti devono essere rendicontati nel TCFD Report, redatto secondo le Raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosures.
Tra gli impegni previsti dalla Net Zero Asset Managers Initiative vi è quello di fissare obiettivi intermedi per il 2030, coerenti la riduzione globale del 50% di CO2 identificata nella relazione speciale dell’IPCC come requisito necessario per limitare il riscaldamento globale di 1,5°C.
La NZAMI è partner di “Race to Zero”, una campagna guidata dalle Nazioni Unite che raggruppa una coalizione di iniziative (che rappresentano 733 città, 31 regioni, 3.067 imprese, 173 dei maggiori investitori e 622 istituti di educazione superiore) impegnate a conseguire zero emissioni nette entro il 2050 al più tardi.
Eurizon, inoltre, entra anche nell’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC), l’organismo europeo per la collaborazione degli investitori sul cambiamento climatico, che agiscono per favorire la riduzione delle emissioni di carbonio.