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Proxy voting

BlackRock, il sostegno alle risoluzioni degli azionisti ESG è ai minimi storici

BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo, ha ridotto il suo supporto alle proposte degli azionisti legate a questioni ambientali e sociali a un nuovo minimo del 4,1% nell’ultima stagione annuale delle assemblee generali. Nonostante il numero di proposte ambientali e sociali sia aumentato di anno in anno da 455 a 493, BlackRock ha affermato che la maggior parte è stata respinta per le stesse ragioni degli anni precedenti.

Già nel 2023 aveva sostenuto il 6,7% di tali proposte, in netto calo rispetto al suo supporto al 47% delle risoluzioni nel 2020-21, sebbene il numero di risoluzioni presentate alle aziende da quel momento sia aumentato notevolmente. Tra le ragioni, il fatto che BlackRock ha dovuto affrontare aspre critiche negli ultimi anni da parte di un gruppo di politici repubblicani statunitensi, che hanno accusato varie aziende di impegnarsi nel “capitalismo woke”. In tale contesto, e prima della prossima stagione di assemblea generale annuale, BlackRock aveva affermato che avrebbe spinto i consigli di amministrazione sulla loro resilienza finanziaria, ma che il successo di un’azienda sarebbe dipeso anche dal modo in cui avrebbe gestito questioni come la transizione del mondo verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

A far scendere il numero è stato anche il crescente numero di risoluzioni volte a costringere le aziende a ritirare i propri piani per gestire i rischi di sostenibilità, inclusa la riorganizzazione delle proprie operazioni per essere in linea con gli obiettivi climatici globali. BlackRock ha affermato di non aver supportato nessuna delle 88 proposte che rientravano in questa categoria.

In totale quest’anno ha sostenuto 20 proposte. Di queste, quattro erano relative al clima e al capitale naturale, riguardanti le informative presso Berkshire Hathaway, Denny’s Corporation, Jack in the Box e Wingstop. Più in generale, il supporto di BlackRock alle risoluzioni degli azionisti è aumentato all’11% dal 9%, ovvero 99 su 867 contro 71 su 811 nell’anno precedente, guidato dal sostegno dell’azienda a più risoluzioni relative alla governance.