L’International Capital Market Association (ICMA), associazione in prima linea nel finanziamento della transizione, ha pubblicato un nuovo documento sulla finanza di transizione nel mercato dei capitali di debito.
L’ultimo documento pubblicato (consultabile qui) esamina le linee guida e raccomandazioni sul finanziamento della transizione provenienti sia dal mercato che dal settore ufficiale. Sottolinea inoltre i progressi delle tassonomie internazionali per integrare la transizione, nonché gli ultimi sviluppi sui percorsi settoriali e sulle tabelle di marcia del settore.
L’ICMA suddivide il finanziamento della transizione in tre definizioni sovrapposte relative alla transizione a livello economico, alla transizione climatica e alla transizione dei settori “hard-to-abate”. Analizzando i dati, l’associazione conferma che il mercato delle obbligazioni verdi e sostenibili è stato in gran parte dedicato alla finanza climatica, ma non rappresenta una risorsa importante per la transizione delle aziende dal settore dei combustibili fossili e delle industrie difficili da abbattere, in particolare a causa delle paure di “greenwashing”.
In merito ai nuovi standard di rendicontazione globale, gli standard dell’ISSB (International Sustainability Standards Board) e agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), l’ICMA sottolinea che sono un’opportunità per l’integrazione dei piani di transizione che hanno il potenziale sufficiente a sbloccare i finanziamenti di transizione nel mercato obbligazionario sostenibile.
Alla fine del documento, l’ICMA propone l’adozione volontaria di piani di transizione da parte del mercato in previsione della regolamentazione.
“I finanziamenti per la transizione climatica sono in cima all’agenda sia dei policy maker che degli operatori di mercato. Con questo documento definiamo la finanza di transizione con maggiore chiarezza, riconoscendo al contempo i progressi sia degli orientamenti ufficiali che di quelli del mercato. Proponiamo inoltre una struttura modello per piani di transizione integrati per contribuire a sbloccare ulteriormente il potenziale del mercato obbligazionario sostenibile per finanziare la transizione, soprattutto nei settori dei combustibili fossili e di difficile riduzione”, ha affermato Nicholas Pfaff, vice amministratore delegato e responsabile della finanza sostenibile presso l’ICMA.