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A cura di Aldo Bonati di Etica Sgr

Bonati(Etica Sgr): fermare il Deep See Mining per tutelare gli oceani

Ogni anno l’8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani per sensibilizzare sull’importanza di questi ecosistemi fondamentali. L’edizione 2025, dal titolo Wonder: Sustaining What Sustains Us (Meravigliarsi di ciò che ci sostiene, per imparare a proteggerlo), ha voluto richiamare l’attenzione sull’importanza cruciale degli oceani per il nostro pianeta. Queste immense distese d’acqua svolgono un ruolo essenziale nella regolazione del clima: producono oltre la metà dell’ossigeno che respiriamo, assorbono grandi quantità di anidride carbonica, proteggono le coste e garantiscono cibo e lavoro a più di tre miliardi di persone nel mondo.

Nell’ambito della tutela ambientale, da sempre Etica Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Etica, è impegnata a dare voce a questioni legate alla protezione degli oceani e al rispetto della biodiversità nel mondo finanziario. Lo ha fatto già due anni fa, sottoscrivendo un Investor Statement su questo tema, rivolto all’Autorità Internazionale dei Fondali Marini (ISA) per esortare i governi a proteggere gli oceani e a non procedere con l’estrazione in acque profonde fino a quando i rischi ambientali, sociali ed economici non siano stati compresi a fondo e le alternative ai minerali di acque profonde non siano state completamente esplorate.

Deep Sea Mining: un rischio per gli ecosistemi marini

Proprio le profondità marine sono però al centro dell’attenzione dopo un recente ordine esecutivo firmato negli Stati Uniti, che punta a incentivare le attività di estrazione mineraria in alto mare (Deep Sea Mining). Una decisione che solleva preoccupazioni, in quanto tenta di aggirare le linee guida dell’Autorità internazionale dei fondali marini (ISA), l’organismo delle Nazioni Unite incaricato di proteggere gli ecosistemi abissali, riconosciuti come patrimonio comune dell’umanità.

Se da un lato il provvedimento è stato accolto con favore dalle aziende interessate allo sfruttamento delle risorse marine – data la ricchezza di materie prime rare nei fondali situati oltre i 200 metri di profondità – dall’altro solleva seri interrogativi ambientali. Le tecniche di Deep Sea Mining, ancora in fase sperimentale, non solo impoveriscono il fondale, ma rilasciano in mare grandi quantità di sedimenti e scarti, contribuendo all’inquinamento degli oceani, con impatti irreversibili sui delicati e sensibili ecosistemi oceanici.

Lotta all’inquinamento da plastica: un’altra sfida urgente

Accanto a questo, un altro tema rilevante per i nostri mari è la lotta all’inquinamento da plastica – una delle minacce più gravi per la salute degli oceani. Secondo il report “Plastics in the deep sea – A global estimate of the ocean floor reservoir”, pubblicato dal Commonwealth scientific and industrial research organization (Csiro) in collaborazione con l’Università di Toronto, si stima che fino a 11 milioni di tonnellate di plastica siano già depositate sui fondali oceanici. A peggiorare la situazione contribuisce anche il “ritorno” delle materie plastiche: uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), ha mostrato come entro il 2050 la plastica sarà presente nel 99% delle specie di uccelli marini, rispetto al 60% attuale.

Un appello all’azione per la tutela degli oceani

“Nonostante le complessità politiche e normative che stiamo vedendo a livello internazionale, è improbabile che si possa invertire la rotta alla lotta al cambiamento climatico perché il riscaldamento globale è una realtà. In questo contesto non possiamo che ribadire l’importanza di mantenere la massima cautela nel prendere decisioni sull’estrazione di minerali dai fondali oceanici.” ha illustrato Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager di Etica Sgr, in relazione alle iniziative concrete avviate dalla società a tutela dei nostri oceani.

Aldo Bonati Etica SGR
Aldo Bonati Stewardship and ESG
Networks Manager di Etica Sgr

“In coerenza con questo impegno abbiamo aderito anche all’iniziativa globale A line in the Sand – The New Plastics Economy, promossa dalla Ellen MacArthur Foundation, per promuovere la progettazione di prodotti pensati per essere riutilizzati, riparati e riciclati, riducendo così la produzione di rifiuti e l’impatto sull’ambiente marino. Etica Sgr è anche tra i firmatari della Plastic Pollution Financial Declaration, sottoscritta da 160 istituzioni finanziarie a livello internazionale per chiedere ai governi l’adozione di un trattato globale e vincolante contro l’inquinamento da plastica. È importante favorire politiche pubbliche e investimenti orientati alla tutela degli oceani, sostenendo la definizione di obiettivi comuni e strumenti finanziari in grado di contribuire concretamente alla riduzione dell’inquinamento e alla salvaguardia della biodiversità marina” ha concluso Bonati, sottolineando l’importanza di investire per la salvaguardia dei polmoni blu del Pianeta.