Oltre la parità di genere c’è l’indifferenza di genere vale a dire la valorizzazione delle competenze di ogni individuo senza alcun tipo di distinzione. È questo il messaggio forte che è emerso dal convegno Anasf in campo per l’indipendenza economica in occasione della prima giornata dei lavori di ConsulenTia25, la manifestazione di tre giorni (11-13 marzo 2025) organizzata da Anasf, l’associazione nazionale dei consulenti finanziari giunta alla dodicesima edizione.
Alcuni dati evidenziati durante il convegno hanno dato la dimensione del problema della limitata indipendenza economica femminile e della necessità di pari opportunità: le assunzioni femminili, ad esempio, sono ancora solo il 42% del totale. Considerevole anche la disparità salariale: le donne guadagnano il 20% di un uomo a parità di condizioni e rappresentano solo il 21% dei ruoli dirigenziali a fronte del 78,9% degli uomini. Pur avendo livelli di istruzione superiori a quelli maschili il tasso di occupazione femminile si attesta solamente al 52,5% rispetto al 70,4% degli uomini. Il 18% delle donne, poi, non ha un conto corrente e solo il 67% ha un accesso autonomo al proprio conto corrente.
A porre l’accento sulla necessità di un cambio culturale a favore delle pari opportunità e di politiche maggiormente inclusive è intervenuta anche Anna Foglietta, attrice, produttrice, attivista per i diritti dei bambini e, ha sottolineato visto l’uditorio, anche moglie di un personal financial advisor.
Molte le riflessioni condivise con il pubblico: dal valore della fallibilità in un’era della ricerca della perfezione come quella attuale alla resilienza ante litteram di chi ha vissuto le guerre ed è andato avanti perché non aveva altra alternativa, dal tema delle aspettative su di un futuro sempre più incerto all’aurea mediocritas, cioè la necessità di trovare il giusto mezzo. Infine l’invito ad aprirsi ed essere più inclusivi verso gli altri lasciando la propria comfort zone per trovare stimoli nuovi e migliorare.
Non può esserci parità di genere, è stato messo in evidenza a più riprese, senza indipendenza economica e senza di questa le donne finiscono in alcuni casi per non avere i mezzi per sottrarsi a situazioni di abuso. Sull’impegno di Anasf a favore dell’indipendenza economica delle donne sono intervenute Alma Foti, vicepresidente vicaria Anasf, responsabile Area formazione dei cittadini, rapporti con i risparmiatori e politiche di genere e Susanna Cerini, tesoriera Anasf, responsabile Area finanza, bilancio, contabilità, welfare e previdenza. Le consulenti finanziarie sono ancora poche, circa il 20%, ma sulle provvigioni non ci sono disparità di genere e Anasf, hanno ricordato, ha ottenuto la Certificazione per la parità di genere, un riconoscimento dell’impegno dell’Associazione verso l’equità e l’inclusione. Tra le iniziative di Anasf anche i corsi di educazione finanziaria per le donne.
Sulla necessità della conoscenza e formazione come via maestra per l’emancipazione femminile si è espressa anche Alessandra Gallone, consigliere del Ministro dell’università e della ricerca sottolineando come l’educazione finanziaria, poi, debba partire dalla scuola in modo da avere, sin da piccoli, gli strumenti per gestire il denaro in maniera consapevole in modo da diventare più facilmente indipendenti.
Infine Andrea Aurilia, country manager Italy J.P. Morgan Asset Management e Luigi Conte, presidente Anasf, hanno premiato le vincitrici dell’undicesima edizione della borsa di studio J.P. Morgan Asset Management – Anasf in memoria di Aldo Varenna: Chiara Manganiello, middle office analyst Banca Generali e Federica Scuderi, consulente finanziaria Banca Mediolanum.