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Rating ESG

Standard Ethics, il rating di Carel Industries si ferma a “E”

Standard Ethics ha assegnato il rating “E” – vale a dire non pienamente conforme agli standard di sostenibilità – a Carel Industries, società che progetta e fornisce soluzioni di controllo per impianti e sistemi di condizionamento, refrigerazione e umidificazione.

Standard Ethics misura il livello di sostenibilità di un’azienda (su sollecitazione della stessa) o di una nazione attraverso il suo allineamento con le strategie e le indicazioni internazionali definite dall’UE, dall’ONU e dall’OCSE. La misurazione prevede una classificazione su nove gradi, che parte da EEE, il più alto, per scendere fino a F. La valutazione “E” indica che la società non è pienamente conforme ai framework di sostenibilità e ha quindi ancora molta strada da fare.

I nove gradi del rating SE

Ad ogni modo, secondo Standard Ethics il gruppo, che offre controlli parametrici, umidificatori isotermici, regolatori di velocità e inverter, contatori di energia, rilevatori di perdite, dispositivi e sensori per la segnalazione, appare consapevole delle sfide ESG che il settore offre e prova a coprire i principali fattori ambientali e sociali anche attraverso l’impiego di specifici gruppi di lavoro e procedure. Si dota, inoltre, di un sistema di analisi dei rischi, integrato anche all’interno di un piano di sostenibilità coerente con le sfide sugli impatti tecnologici, sulle regolamentazioni legali e sulle eventuali evoluzioni normative di settore. Condivide, infine, alcuni obiettivi ambientali globali.

Sul piano della corporate governance, l’agenzia di rating londinese ha riscontrato in Carel Industries la presenza di forti azionisti di riferimento supportati da un sistema di voto maggiorato e da incarichi con ruoli esecutivi all’interno del board. Tenuto conto dei “Principi di Corporate Governance” dell’Ocse, residuano margini di miglioramento per allineare la struttura di governo societario secondo il principio di tutela degli azionisti di minoranza e di indipendenza.