Pirelli ha approvato i risultati al 30 giugno 2023 che evidenziano una crescita dei principali indicatori economici e di mercato grazie all’implementazione dei “programmi chiave” del Piano industriale al 2025. Nel secondo trimestre 2023 i ricavi sono stati pari a 1,7 miliardi di euro, in crescita del 3,7% rispetto al secondo trimestre 2022 e l’Ebit adjusted è stato pari a 269,3 milioni di euro, in aumento del 6,4% rispetto ai 253,1 milioni del corrispondente periodo 2022, con un margine in miglioramento al 15,5%. L’utile netto si attesta a 127,6 milioni di euro (123,2 milioni di euro nel secondo trimestre 2022). La società ha per lo più confermato i target 2023 e in particolare gli investimenti a circa 400 milioni di euro (6% dei ricavi). Anche il percorso di sostenibilità nei primi sei mesi del 2023 è proseguito, registrando progressi in particolare per quanto riguarda la decarbonizzazione con risultati superiori alle attese.
I risultati ESG di Pirelli
Pirelli prosegue nel percorso di sostenibilità nei primi sei mesi 2023 a partire dal piano di decarbonizzazione. I risultati relativi alla transizione energetica delle fabbriche sono stati superiori alle attese grazie ai progetti di efficientamento e all’ingaggio delle fabbriche, impegnate in un programma di climate change challenge. Pirelli, ha, inoltre, avviato progetti di engagement con i propri fornitori più emissivi per supportarli nel loro percorso di abbattimento delle emissioni, in linea con il Commitment al Net Zero formalizzato a Science Based Target initiative (SBTi).
Nell’ambito della strategia di sviluppo sostenibile, inoltre, Pirelli a inizio luglio ha acquisito il 100% di Hevea-Tec, il maggiore operatore indipendente brasiliano nella trasformazione di gomma naturale. L’operazione permetterà di avviare progetti innovativi sulla gomma naturale con lo scopo di incrementare l’utilizzo di materiali non fossili nei pneumatici consentendo, inoltre, di migliorare ulteriormente il controllo della catena di approvvigionamento di gomma naturale, di ridurre le emissioni di CO2 grazie a una fornitura “local for local” e di avviare nuovi progetti di certificazioni FSC®, fronte su cui Pirelli detiene già un primato nel proprio comparto.
Il gruppo ha inoltre sviluppato, e lanciato nel mese di luglio, il nuovo Pirelli P Zero E, un concentrato di tecnologia e sostenibilità che si aggiunge agli altri P Zero in gamma. Il nuovo pneumatico ha ottenuto la tripla classe A nell’etichetta europea su tutte le misure (resistenza al rotolamento, frenata sul bagnato, rumorosità) e contiene più del 55% di materiali di origine naturale e riciclati, secondo quanto validato da parte terza, si legge in un comunicato. In aprticolare, l’analisi sul ciclo di vita del pneumatico, condotta da Pirelli e validata da Bureau Veritas, evidenzia una riduzione del 24% di emissioni di CO2 equivalenti rispetto a un pneumatico Pirelli di generazione precedente. Inoltre, il tyre wear (espresso in g/1000km) si è ridotto del 42% grazie a virtualizzazione e nuovi materiali. Inoltre, il P Zero E offre la nuova tecnologia Pirelli RunForward, che consente di viaggiare per circa 40 km dopo una foratura a una velocità massima di 80 km/h.
In ambito social nel corso del semestre Pirelli ha ampliato il portfolio welfare con nuovi progetti nell’ambito del benessere psico-fisico e del supporto alla genitorialità e ha incluso indicatori legati all‘incremento delle posizioni manageriali in ottica di gender balance e alla riduzione dell’indice di frequenza degli infortuni negli incentivi monetari di breve termine 2023 (Short Term Incentives – STI).