Bureau Veritas ha archiviato i risultati del 2024 in Italia, dove ha visto il valore della produzione quadruplicato dal 2010 ad oggi, raggiungendo quota 215 milioni di euro e ricavi pari a 6,24 miliardi di euro, in crescita del 6,4% rispetto all’anno precedente. Anche l’aumento dell’occupazione di 180 addetti si stabilisce come risultato significativo, arrivando a quota 1200 dipendenti, di cui il 43% dei quali donne. Bureau Veritas Italia, inoltre, ha annoverato circa 28.000 clienti che hanno acquistato i suoi servizi in Italia nel 2024, con 2.000 aziende in più rispetto al 2023.
“Siamo determinati e convinti che un mercato sempre più competitivo come è quello attuale non consenta di abbassare la guardia e imponga a un gruppo come il nostro di investire in modo sempre più consistente in risorse umane, nella loro qualificazione e professionalità, così come in innovazione tecnologica e organizzazione” ha dichiarato Diego D’Amato, Presidente e Amministratore Delegato di Bureau Veritas Italia, nonchè Chief Executive del Distretto Italy, Switzerland and Mediterranean. “E il 2025 per Bureau Veritas Italia si presenta con ulteriori sfide inclusa quella di valorizzazione dei mercati che ci sono stati affidati, ovvero Svizzera, Grecia e Malta, che richiedono attenzione alle loro peculiarità e alla loro storia”.
I risultati di Bureau Veritas
Tutte le aree di business hanno segnato un trend di crescita. L’attività di certificazione conferma il suo ruolo trainante con una crescita del 15% sull’anno precedente, con alcuni servizi di spicco come la parità di genere, con un aumento del 46%, la cyber sicurezza, che si alza del 28%, e i Medical Device, con un aumento del 9%, segnale importante della capacità di Bureau Veritas di essere protagonista negli ambiti più sfidanti per le imprese e la società. Il trend positivo si riflette anche in tutti gli schemi tradizionali, come la “storica” certificazione ISO 9001, in crescita del 19% sul 2023.
Ottimo risultato anche per la divisione industria che cresce del 22% sull’esercizio precedente guidata dall’area International che segna un aumento del 46% sull’anno precedente, sostenuta anche dall’industria tradizionale con un aumento del 11%. È anche risultato “storico” per la divisione Building & Infrastructure, che cresce del 25%. Ultimo, ma non per importanza, la divisione Commodities (Agri e Metals & Minerals), che cresce con un aumento 28% sul 2023.