Fondata nel 1888 a Verona, Fedrigoni è il riferimento mondiale nella produzione di etichette autoadesive, carte speciali per il packaging e altre applicazioni creative, supporti grafici per la comunicazione visiva e RFID. Con circa 6.000 persone in 28 Paesi e 78 stabilimenti tra siti produttivi, centri di taglio e distributivi, il gruppo vende e distribuisce oltre 25.000 prodotti in 132 Paesi.
Trasparenza, dati oggettivi, risultati certificati da terzi sono alla base della strategia di sostenibilità dell’azienda che si è data una tabella di marcia ESG al 2030 con ambiziosi obiettivi. Un percorso in cui EcoVadis, società benefit che si occupa di valutazioni di sostenibilità, ha giocato un ruolo cruciale. Dal 2020 EcoVadis infatti collabora con l’azienda, monitorandone e certificandone i progressi negli ambiti ambiente, lavoro e diritti umani, etica e approvvigionamento sostenibile. E negli ultimi tre anni Fedrigoni ha ottenuto la medaglia di platino posizionandosi tra l’1% delle aziende più virtuose, raggiungendo un punteggio di 90/100 nel 2024.
Per migliorare le proprie performance lungo tutta la catena di fornitura la piattaforma EcoVadis è stata inoltre adottata come strumento principale per l’assessment dei fornitori e per il loro supporto remoto nell’implementazione di azioni correttive e nel miglioramento delle loro pratiche sui temi ESG.
In questa intervista a ESGnews, Alessandro Gaiati, Chief Procurement Officer di Fedrigoni, racconta in che modo questa collaborazione si sia rivelata essenziale nella generazione di valore condiviso e perché le aziende non devono limitarsi a seguire le tendenze, ma diventare leader attivi nel promuovere pratiche sostenibili.
Fedrigoni ha avviato una collaborazione con EcoVadis per rendere la catena del valore sempre più sostenibile. Quali sono stati i principali obiettivi di questo progetto?
La nostra collaborazione con EcoVadis è stata fondamentale per integrare i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) nella strategia di approvvigionamento. I principali obiettivi includevano l’inserimento delle tematiche ESG tra i criteri di valutazione dei fornitori, la creazione di meccanismi di revisione periodica delle prestazioni e l’implementazione di uno screening basato su KPI ESG per identificare i fornitori a rischio in termini di sostenibilità. Abbiamo anche investito nella formazione e nel supporto ai nostri fornitori per aiutarli a migliorare le loro pratiche e ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale.
Quali risultati concreti avete ottenuto grazie a questa iniziativa?
I risultati sono stati molto positivi da quando nel 2021 abbiamo adottato la piattaforma EcoVadis come strumento principale per l’assessment dei fornitori e per il loro supporto remoto nell’implementazione di azioni correttive e nel miglioramento delle loro pratiche sui temi ESG. In particolare, nel 2024 abbiamo migliorato di 10 punti rispetto all’anno precedente il nostro punteggio nella specifica area di approvvigionamento sostenibile, raggiungendo la valutazione di 90/100.
Dall’inizio della collaborazione, su 353 aziende che hanno effettuato una rivalutazione, 241 di queste hanno migliorato la propria performance di sostenibilità, ovvero il 68% delle aziende rivalutate, con un miglioramento medio di 4.5 punti rispetto alla valutazione precedente.
Coinvolgere i fornitori a monte e promuovere pratiche sostenibili a valle si è rivelata una strategia essenziale per generare valore condiviso.
Come coinvolgete i vostri fornitori?
Per noi la sostenibilità non è solo un impegno aziendale, ma una responsabilità condivisa con tutta la filiera. Quindi la cooperazione e il dialogo sono fondamentali per costruire un ecosistema sostenibile, in cui ogni attore contribuisce attivamente al progresso collettivo.
Ai nostri fornitori richiediamo di aderire al nostro Codice di Condotta, che include standard ambientali, sociali ed etici. Abbiamo aggiornato la nostra politica di approvvigionamento per includere meccanismi di revisione periodica e screening ESG. Organizziamo workshop, tavole rotonde e sessioni di formazione per supportare i fornitori nel migliorare le loro pratiche sostenibili.
Quali strumenti mettete a disposizione dei fornitori per aiutarli nel miglioramento delle loro pratiche ESG?
Uno degli strumenti più efficaci è proprio la piattaforma EcoVadis, che ci permette di monitorare e certificare i progressi dei fornitori più rilevanti, identificati sulla base della spesa e di altri criteri strategici. Questo sistema di valutazione, fondato su questionari che si aggiornano continuamente per allinearsi alle normative in evoluzione, garantisce un’analisi costante e accurata delle loro performance in tema di pratiche ESG.
Inoltre, come anticipavo, organizziamo tavole rotonde, workshop tematici e richieste di piani di miglioramento per le aree critiche individuate grazie alle scorecard di EcoVadis. Senza dimenticare che tra gli strumenti a disposizione dei fornitori è presente anche la possibilità di usufruire dell’EcoVadis Academy che offre corsi dedicati al miglioramento delle loro competenze in ambito ESG.
Attualmente grazie all’Academy di EcoVadis, è stato predisposto un modulo di e-learning composto da 32 corsi obbligatori per il nostro team procurement, che vogliamo estendere ad altre funzioni aziendali soprattutto quelle coinvolte nella supply chain.
Fedrigoni ha fissato obiettivi ambiziosi per il 2030. Quali sono i traguardi principali e come intendete raggiungerli?
La sostenibilità permea l’intera strategia di Fedrigoni, che si impegna nel monitorare i progressi nella riduzione delle emissioni di CO₂, nel consumo d’acqua, nella gestione dei rifiuti, nell’accelerazione dell’innovazione focalizzata sulla sostenibilità, nella prevenzione degli infortuni, nella promozione di un ambiente inclusivo e di apprendimento, e nella creazione di valore con le comunità in cui opera.
Per questo, entro il 2030 vogliamo che il 100% dei materiali siano progettati per una riciclabilità e recupero ottimali, con valutazioni LCA su richiesta e certificazioni esterne. Abbiamo sviluppato un piano di decarbonizzazione per ridurre del 30% le emissioni Scope 1 e 2 e stiamo raccogliendo dati primari dai fornitori per affrontare l’80% delle emissioni che provengono dalla nostra catena di valore (Scope 3). Inoltre, aderiamo a iniziative globali come la Science Based Targets Initiative (SBTi) per garantire il massimo allineamento con le migliori pratiche internazionali. Un altro aspetto centrale della nostra strategia è l’innovazione nei materiali, con lo sviluppo di soluzioni in carta per sostituire la plastica monouso e prodotti autoadesivi monomateriali e “wash off” per facilitare il processo di riciclo.
Guardando al futuro, quale ruolo avranno le partnership come quella con EcoVadis nel vostro percorso di sostenibilità?
Le partnership strategiche saranno fondamentali per continuare a migliorare le nostre performance ESG e per coinvolgere sempre più attori nella nostra filiera. La collaborazione con EcoVadis ci permette di avere dati oggettivi e certificati, misurare i progressi e stimolare un cambiamento concreto. Crediamo che la sostenibilità sia un percorso condiviso e siamo determinati a proseguire su questa strada, anticipando l’evoluzione normativa e rafforzando il nostro impegno verso un futuro più responsabile.
Grazie per questa panoramica sul vostro impegno per la sostenibilità. Cosa si sente di dire alle aziende che vogliono intraprendere un percorso simile?
Il cambiamento richiede collaborazione diffusa, responsabilizzazione e impegno. Le aziende non devono limitarsi a seguire le tendenze, ma diventare leader attivi nel promuovere pratiche sostenibili. Condivisione di conoscenze, strumenti adeguati e trasparenza sono essenziali per generare un impatto positivo. Fedrigoni continuerà a lavorare con i suoi partner per costruire un futuro più sostenibile, consapevoli che solo insieme possiamo affrontare le sfide globali.