ESGnews ha intervistato Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability e Regional Affairs di A2A, una delle protagoniste dell’Italian Sustainability Week di Borsa Italiana, per raccontare il profilo ESG del gruppo e delineare le specifiche caratteristiche del modello di sostenibilità.
Cosa significa sostenibilità per la vostra azienda?
Quest’anno nel definire il nuovo piano strategico, un piano a dieci anni, abbiamo ridefinito anche il purpose di A2A: siamo una Life Company. Ci occupiamo di acqua, energia, ambiente, che sono gli elementi essenziali alla vita. Fare bene il nostro lavoro significa migliorare la qualità della vita sia nel presente che, in prospettiva, nel futuro. Questa per noi è la sostenibilità: mettere le persone e l’ambiente al primo posto. Lo abbiamo dimostrato anche durante il periodo drammatico che abbiamo vissuto, con l’emergenza Covid, continuando ad assicurare servizi essenziali alle comunità, adattando la nostra organizzazione, gestendo l’emergenza e tutelando la salute dei nostri lavoratori. Abbiamo inoltre continuato a dare un contributo positivo all’economia dei territori dove operiamo attraverso importanti investimenti.
Quali sono i vostri principali target in ambito ESG?
La sostenibilità guida il piano strategico di A2A, un piano con 16 miliardi di investimenti di cui il 90% in linea con gli obiettivi globali dell’Agenda 2030. I nostri progetti vogliono contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese, soprattutto nell’ambito della transizione energetica e dell’economia circolare. Abbiamo previsto impianti per produrre energia da fonti rinnovabili, interventi sulle reti per fronteggiare la crescente elettrificazione dei consumi, depuratori per il ciclo idrico, impianti per il trattamento dei rifiuti e il recupero come materia o energia, digitalizzazione, mobilità sostenibile e smart city.
Raggiungeremo questi obiettivi solo grazie alle nostre persone. Sostenibilità è anche creazione di un ambiente di lavoro che valorizzi le risorse e stiamo lavorando anche per questo.
Quali sono i risultati o progetti raggiunti che vi hanno reso più orgogliosi?
Ho già citato i grandi investimenti che abbiamo previsto nel nostro piano industriale e alcuni progetti che vogliamo realizzare. Ma la sostenibilità si realizza anche attraverso attività più mirate, legate alle comunità. Ad esempio quest’anno abbiamo installato nelle classi delle scuole elementari e medie di Brescia alcuni “sensori ambientali intelligenti”, capaci di rilevare temperatura e umidità nell’aria, la presenza di anidride carbonica e, attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale, analizzarne l’andamento. I sensori sono in grado di avvisare quando è il momento di cambiare l’aria negli ambienti chiusi aprendo le finestre, oppure quando bisogna chiuderle per evitare eventuali sprechi di calore. In questo modo si sensibilizzano anche i ragazzi su temi come la qualità dell’aria e l’efficienza energetica. Dopo una fase pilota nel 2020, completeremo in questi mesi l’installazione in oltre 30 istituti individuati grazie alla collaborazione con il Comune di Brescia.
Quali sono le tematiche su cui si sono focalizzati gli investitori negli incontri?
Sicuramente l’ambiente e la preoccupazione per il cambiamento climatico sono le priorità per gli investitori. Lo abbiamo constatato durante gli incontri che hanno preceduto la pubblicazione del nuovo Sustainable Financial Framework di A2A, il documento che definisce le linee guida per le future operazioni di finanza sostenibile. Nel Framework, infatti, è stato identificato un set di 3 indicatori attinenti ai due pilastri del nostro piano strategico, transizione energetica e economia circolare: la riduzione delle emissioni carboniche dirette, l’aumento di capacità da fonti rinnovabili e l’incremento dei rifiuti trattati per recupero di materia. Proprio per questo motivo inoltre quest’anno abbiamo applicato per la prima volta, all’interno del Bilancio Integrato di A2A, le linee guida del TCFD (Task Force on Climated-Related Financial Disclosures), evidenziando sia gli impatti finanziari sui conti dell’azienda sia gli effetti delle nostre attività sul cambiamento climatico.