climate change

Obiettivi climatici

MSCI: solo il 15% delle aziende è allineato agli standard SBTi

A che punto sono le imprese quotate nel loro percorso di decarbonizzazione? Circa il 40% dei 9.171 componenti dell’MSCI ACWI Investable Market Index (IMI) ha fissato obiettivi climatici, ma solo il 15% circa si è impegnato a rispettare gli standard SBTi (Science-based Target initiative). È quanto emerge dal report Assessing Science-Based Corporate Climate Target-Setting di MSCI, agenzia di rating globale.

Valutare se le aziende sono in grado di raggiungere i loro obiettivi climatici è sempre più importante per gli investitori istituzionali che mirano a decarbonizzare i portafogli di investimento e a ridurre le emissioni di gas serra dell’economia reale. Sebbene sempre più aziende fissino obiettivi climatici, compresi quelli di riduzione delle emissioni basati su dati scientifici, la probabilità che questi obiettivi vengano raggiunti non è sempre evidente, sottolinea MSCI nel report.

Utilizzando alcuni indicatori chiave raccomandati dalla Science Based Target Initiative (SBTi) e dalla Glasgow Financial Alliance for Net Zero (GFANZ), MSCI ha costruito un quadro di riferimento per aiutare gli investitori a valutare se le aziende hanno intrapreso i passi necessari per raggiungere i loro obiettivi.

Il Framework di MSCI

Il framework che MSCI ha costruito per aiutare gli investitori istituzionali a valutare gli obiettivi climatici delle aziende contiene tre passaggi fondamentali:

  • Individuare le informazioni sul clima aziendale per stato dell’obiettivo. Per farlo, gli investitori devono esaminare la comunicazione delle emissioni societarie e le analisi dei risultati ottenuti. In secondo luogo, devono individuare la pratica con cui le aziende definiscono gli obiettivi e i progressi in base ai diversi orizzonti temporali. Infine, devono valutare la governance climatica secondo i criteri GFANZ.
  • Il secondo step consiste nella valutazione delle iniziative aziendali per la riduzione delle emissioni. Gli investitori, secondo MSCI, devono esaminare le tecnologie utilizzate dalle aziende per ridurre le emissioni con potenziale di mitigazione dei gas serra. Devono poi controllare il livello di riduzione delle emissioni nei prodotti dell’azienda. Infine, devono visionare la riduzione delle emissioni nelle operazioni aziendali.
  • La terza e ultima fase prevede la valutazione delle iniziative aziendali in materia di riduzione dell’anidride carbonica.

Risultati principali del report di MSCI

Secondo quanto emerso dal report, le aziende che compongono l’indice di MSCI allineate agli standard SBTi (1.364 aziende, ovvero il 15%), hanno maggiori probabilità di comunicare le proprie emissioni di gas serra, soprattutto quelle dell’Ambito 3, e tendono anche a ottenere un punteggio migliore nel quadro del GFANZ, che raccomanda la valutazione della governance climatica aziendale.

Divulgazione delle emissioni aziendali per ambito in linea con il Protocollo GHG

Fonte: CDP, MSCI ESG Research:. Dati basati sugli elementi costitutivi dell’MSCI ACWI IMI. Dei 9.171 componenti dell’MSCI ACWI IMI, 3.753 società avevano fissato obiettivi climatici per gli anni 2023 e oltre al 3 marzo 2023. MSCI ha osservato che diverse società del gruppo SBTi, che si sono recentemente impegnate a fissare obiettivi approvati dallo SBTi in futuro, al momento di questa ricerca non avevano ancora reso note le emissioni degli ambiti 1, 2 o 3.

D’altra parte, MSCI sottolinea che la transizione verso un modello di business a basse emissioni di carbonio è fondamentale per la strategia aziendale e per l’allocazione del capitale. È anche una questione di gestione del rischio a lungo termine che deve essere affrontata dal consiglio di amministrazione e dalla direzione generale. La valutazione delle metriche di governance aziendale del clima potrebbe contribuire a integrare l’analisi della capacità delle aziende di raggiungere i propri obiettivi climatici.

Per quanto riguarda gli investitori, essi potrebbero osservare il modo in cui le aziende incorporano tecnologie come l’energia alternativa, l’efficienza energetica e il capitale naturale per affrontare le loro emissioni a valle dell’ambito 3. Utilizzando i Low Carbon Patent Scores di MSCI, l’agenzia di rating ha riscontrato che le società che si sono impegnate a rispettare gli standard SBTi tendono ad avere punteggi di qualità dei brevetti più elevati per quanto riguarda queste tecnologie.

Infine, un altro risultato che è emerso dall’analisi di MSCI è che le tecnologie di rimozione del carbonio sono ancora relativamente nascenti, ma sono una componente chiave nell’ambito degli standard SBTi per l’azzeramento delle emissioni aziendali come metodo per neutralizzare le emissioni residue. Le metriche di MSCI sul cambiamento climatico hanno mostrato che solo 22 aziende nell’analisi avevano iniziato a implementare approcci di rimozione del carbonio. Stabilire un vantaggio in questo segmento di mitigazione, attualmente trascurato, può in ultima analisi rafforzare il posizionamento a lungo termine di un’azienda nel rispetto dei suoi impegni climatici.

Conclusioni

Dall’analisi di MSCI emerge che gli standard SBTi sono un utile indicatore per gli investitori che vogliono valutare la probabilità che gli obiettivi climatici vengano raggiunti. Inoltre, il processo di validazione degli obiettivi secondo questi standard potrebbe contribuire a risolvere le crescenti preoccupazioni di greenwashing.

Nello studio, MSCI ha riscontrato che, in media, le aziende che si erano impegnate a rispettare gli standard SBTi avevano maggiori probabilità di aver divulgato le emissioni della catena del valore, i dati a livello di obiettivi e le metriche raccomandate dal GFANZ rispetto alle aziende che non lo avevano fatto. Le aziende che si sono impegnate a rispettare gli standard SBTi, inoltre, sembrano aver fatto ulteriori progressi nell’integrazione delle tecnologie di riduzione delle emissioni nei loro portafogli di prodotti e nell’accelerazione dell’uso delle energie rinnovabili.

Il raggiungimento degli obiettivi climatici rimane una prospettiva più impegnativa della loro definizione. Tuttavia, sottolinea MSCI, i risultati dell’analisi evidenziano come processi rigorosi di validazione da parte di terzi (come quelli previsti dall’SBTi) offrano la possibilità di aumentare la trasparenza delle strategie aziendali di decarbonizzazione e di migliorare la probabilità che le aziende possano raggiungere tali obiettivi climatici.