La Commissione Europea ha concluso la sua inchiesta antisovvenzioni, istituendo dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina per un periodo di 5 anni. Dall’inchiesta è emerso che la catena del valore dei veicoli elettrici a batteria in Cina beneficia di sovvenzioni sleali, dalle quali deriva una minaccia di pregiudizio economico ai produttori UE di veicoli elettrici a batteria. Di conseguenza, i dazi entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
L’inchiesta è stata annunciata da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, il 13 settembre 2023 durante il suo discorso sullo stato dell’Unione europea (SOTEU). La decisione di avviare l’inchiesta si è basata sulle sempre maggiori prove del recente e rapido aumento delle esportazioni a basso prezzo di veicoli elettrici provenienti dalla Cina verso l’UE. La Commissione ha seguito rigorose procedure giuridiche in linea con le norme dell’UE e dell’OMC, consentendo a tutte le parti interessate, compreso il governo e le società/gli esportatori cinesi, di presentare osservazioni, elementi di prova e argomentazioni.
Parallelamente, l’UE e la Cina continuano ad adoperarsi per trovare soluzioni alternative compatibili con l’OMC che siano efficaci nell’affrontare le problematiche individuate dall’inchiesta e la Commissione rimane inoltre aperta alla negoziazione di impegni sui prezzi con i singoli esportatori, come consentito dalle norme dell’UE e dell’OMC.
Dazi compensativi istituiti per 5 anni
A decorrere dall’entrata in vigore delle misure, i produttori esportatori cinesi inclusi nel campione saranno soggetti ai seguenti dazi compensativi:
- BYD: 17%;
- Geely: 18,8%;
- SAIC: 35,3%.
Le altre società che hanno collaborato saranno soggette a un dazio del 20,7%. A seguito di una richiesta motivata di esame individuale, a Tesla sarà assegnato un dazio del 7,8%. Tutte le altre società che non hanno collaborato saranno soggette a un dazio del 35,3%.
I dazi definitivi saranno riscossi a decorrere dall’entrata in vigore delle misure. I dazi provvisori istituiti il 4 luglio 2024 sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina non saranno riscossi.
Garanzia dell’efficacia e dell’equità delle misure
In prospettiva, la Commissione monitorerà l’efficacia delle misure in vigore, anche per assicurarsi che non siano eluse. Qualsiasi produttore esportatore che abbia collaborato e sia soggetto al dazio medio del campione, o che sia un nuovo esportatore, ha il diritto di chiedere un riesame accelerato per stabilire un’aliquota del dazio individuale. Le misure scadranno alla fine del periodo di 5 anni, a meno che non sia avviato prima un riesame in previsione della scadenza.
Gli importatori possono chiedere un rimborso, qualora ritengano che il loro produttore esportatore non sia sovvenzionato o il margine di sovvenzione sia inferiore ai dazi che hanno versato. Tale richiesta dovrebbe essere debitamente motivata e sostenuta dai rispettivi elementi di prova.