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Finanza sostenibile

Hera: bond e linea di credito per un miliardo legati a obiettivi riduzione emissioni e plastica

Il gruppo Hera destinerà più di un miliardo di finanziamenti a progetti a favore della transizione green. La multiutility ha infatti collocato un prestito obbligazionario legato al raggiungimento di obiettivi ESG (sustainability-linked bond) da 600 milioni di euro e attivato una nuova linea di credito “Sustainability-Linked Revolving Credit Facility” da 450 milioni di euro. In particolare il bond ESG non convertibile si inserisce nella strategia di sostenibilità volta alla decarbonizzazione e al riciclo delle plastiche, mentre la nuova linea di credito va ad ampliare ulteriormente i prodotti e strumenti finanziari adottati dall’azienda.

“Il nostro secondo “sustainability-linked bond” e la nuova linea di credito riconfermano l’impegno del gruppo Hera per la sostenibilità, con particolare riferimento agli obiettivi di neutralità carbonica ed economia circolare” ha affermato Orazio Iacono, amministratore delegato del gruppo Hera, “Questi nuovi strumenti sustainability-linked ci permetteranno di perseguire con maggiore impulso due target specifici che ci vedono impegnati con progetti per la riduzione dell’impronta carbonica e l’incremento della rigenerazione della plastica, in coerenza con le strategie per la transizione energetica e ambientale delineate nel nostro piano industriale”.

Il bond legato ai target ESG ha riscontrato interesse da parte degli investitori e ha ricevuto richieste di sottoscrizione per circa 2,7 miliardi di euro pari a 4,5 volte l’offerta e “la qualità degli ordini ricevuti hanno quindi permesso di fissare il prezzo a livelli eccellenti” si legge in una nota. Sarà pagata una cedola annuale a tasso fisso del 4,250%, mentre il rendimento al momento dell’emissione è pari a 4,310%. A partire dalla data di pagamento interessi del 2032, è previsto un eventuale step-up (aumento del tasso di interesse) nel caso in cui la società non dovesse raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra misurata in tonnellate di CO2 (aumento del tasso di 0,30%) e aumento della quantità di plastica riciclata in migliaia di tonnellate (aumento del tasso di 0,20%).

Anche la nuova linea di credito prevede un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi ambientali. Nel contratto stipulato con le banche, infatti, sono stati definiti gli stessi due indicatori di performance del sustainability-linked bond, in virtù dei quali la multiutility potrà beneficiare nel tempo di tassi più favorevoli.

La data di regolamento dell’emissione è prevista per il 20 aprile 2023 e le obbligazioni saranno quotate, sin dalla data di emissione, sul mercato regolato di Euronext Dublin, sul mercato regolamentato del Luxembourg Stock Exchange e, se del caso, in un momento successivo, anche sul sistema multilaterale di negoziazione ExtraMOT PRO di Borsa Italiana. È inoltre atteso che al sustainability-linked bond sia assegnato un rating in linea con quello di Hera (rating Baa2 per Moody’s e BBB+ per Standard & Poor’s).

Risale al 2014 il primo green bond emesso da Hera, seguito da altre due obbligazioni “verdi” nel 2019 e nel 2022, e dal lancio, nel 2018, della prima linea di credito revolving sustainability- linked. Il gruppo è stato anche tra i primi a emettere un sustainability-linked bond, due anni fa.

La strategia del gruppo Hera su emissioni e plastica

Il “sustainability-linked bond” si inserisce nella strategia del gruppo Hera finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’aumento dei quantitativi di plastica riciclata. In particolare, la multiutility punta a ridurre le emissioni di gas serra del 37% al 2030 (rispetto al 2019), obiettivo validato dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative (SBTi). Per quel che concerne invece il secondo target, il gruppo punta ad aumentare del 150% i quantitativi di plastica riciclata al 2030 (rispetto al 2017), anche grazie ai circa 1,2 miliardi di investimenti previsti nel settore ambiente nel Piano industriale 2022-2026. In particolare, la controllata Aliplast, attivo nel riciclo delle plastiche, prevede nuovi progetti di sviluppo industriale con investimenti per oltre 80 milioni di euro, sia per ampliare la capacità impiantistica nei segmenti già presidiati (PET riciclato) sia per ampliare il proprio raggio d’azione al recupero delle plastiche rigide con un nuovo impianto.

I partner dell’operazione

Gli istituti di credito coinvolti nell’emissione del “sustainability-linked bond” di Hera sono BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), Mediobanca, Santander, UniCredit, BBVA, Banca Akros, Barclays, BPER Banca, CaixaBank, Deutsche Bank e MPS Capital Services. Gli istituti di credito coinvolti nel finanziamento sustainability-linked di Hera sono BNP Paribas, Banca Nazionale del Lavoro, Crédit Agricole CIB, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Santander, UniCredit, BBVA, Banco BPM, Barclays, BPER Banca, CaixaBank, Deutsche Bank e MPS Capital Services. Lo studio legale Legance Avvocati Associati ha assistito Hera sia in relazione al “sustainability-linked bond” sia alla linea di credito revolving, mentre gli studi legali Linklaters e Gianni & Origoni hanno, rispettivamente, supportato le banche collocatrici del “sustainability-linked bond” e le banche del pool della linea di credito.