La moda di lusso preme l’acceleratore sull’economia circolare. Gucci, con il supporto di Kering, ha annunciato infatti che avvierà in Toscana, il Circular Hub. Il primo hub per il lusso circolare nasce con l’obiettivo di contribuire alla necessaria trasformazione del modello produttivo del settore moda in Italia, ripensando l’intera catena del valore, a partire dalle materie prime e dal design dei prodotti fino all’ottimizzazione dei processi produttivi e logistici, secondo i principi di economia circolare.
Il progetto si fonda sulla creazione di una piattaforma di open innovation per progettare e realizzare soluzioni circolari con l’obiettivo di creare prodotti di lusso che massimizzino l’utilizzo di materiali riciclati, la durabilità, la riparabilità e la riciclabilità a fine vita. L’hub sarà collocato all’interno del territorio toscano e dialogherà con le strutture del gruppo Kering, a partire dai siti produttivi e la rete dei fornitori di materiali e prodotto finito di Gucci in Italia – un ecosistema di oltre 700 fornitori diretti e 3500 subfornitori. Le attività dell’hub saranno quindi estese agli altri brand del gruppo Kering per poi diventare uno strumento a disposizione dell’intero settore.
“L’industria della moda ha oggi la responsabilità di stimolare azioni concrete e trovare soluzioni in grado di accelerare il cambiamento, ripensando anche alle modalità produttive e all’impiego delle risorse. La creazione del Circular Hub nasce proprio per perseguire quest’obiettivo”, ha commentato Marie-Claire Daveau, Chief Sustainability and Institutional Affairs Officer di Kering.
“La circolarità ci offre una visione che coinvolge l’intero ciclo produttivo: è una grande sfida per rendere ancora più forte e competitivo il Made in Italy” ha affermato Antonella Centra, Executive Vice President, General Counsel, Corporate Affairs & Sustainability di Gucci, “Oggi con Circular Hub abbiamo la responsabilità e soprattutto l’opportunità di creare la strada per l’industria del lusso del futuro”.
La prima fase dei lavori prenderà il via nel primo semestre 2023 e si avvarrà delle competenze dei ricercatori del Kering Material Innovation Lab (MIL) di Milano e del supporto di tecnici e ricercatori di prodotto per abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori dei centri di artigianato industriale e sperimentazione di Gucci di Scandicci e di Novara. Per lo sviluppo delle attività progettuali, la piattaforma prevedrà inoltre il supporto di partner industriali e la collaborazione scientifica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che opererà nel perimetro di intervento delle linee di ricerca industriale e di sviluppo di soluzioni circolari, anche relativamente ai modelli operativi e logistici.
Il Circular Hub anticipa i nuovi modelli produttivi che saranno vincolanti in Europa nei prossimi anni e che istituiranno la responsabilità estesa del produttore, obbligando le aziende a farsi carico del fine vita del prodotto e dei materiali di scarto. Il progetto è complementare alle attività che saranno svolte dal Consorzio Re.Crea, coordinato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana per gestire i rifiuti e promuovere l’innovazione del riciclo, del quale Gucci fa parte come socio promotore, e si pone in linea di continuità con l’ingresso della Maison come partner strategico nella Ellen MacArthur Foundation – un impegno volto ad accelerare il percorso virtuoso verso la circolarità.
Un sistema di innovazione aperta e modulare
Le attività del Circular Hub si concentreranno principalmente su quattro aree: ricerca e sviluppo, attraverso la creazione di un centro di ricerca dedicato, all’interno del quale saranno studiate soluzioni tecnologiche e digitali in prospettiva circolare con l’obiettivo di migliorare la qualità dei prodotti – la loro durabilità, riparabilità e riciclabilità – nonché ridurre l’impatto verso l’ambiente ottimizzando i processi di trasformazione e l’impiego delle materie prime; logistica, agendo come facilitatore dello sviluppo attraverso il coinvolgimento delle aziende parte delle filiere produttive affinché traccino e conferiscano gli scarti della produzione per avviarli a recupero e rigenerazione; partnership industriali, avviate con l’obiettivo di ideare, progettare e realizzare soluzioni tecnologiche e impianti che consentiranno di recuperare e rigenerare i materiali per il loro riutilizzo nella produzione; e condivisione del valore, i processi di recupero, riciclo e riutilizzo che saranno messi a punto e integrati nella filiera Gucci e i relativi brevetti, tecniche e know-how saranno messi successivamente a disposizione di altre aziende, con l’obiettivo di coinvolgere, in un’ottica di open innovation, un numero sempre maggiore di fornitori e partner industriali.
Benefici ambientali e di sistema
Il nuovo Circular Hub, si legge in una nota del gruppo, determinerà una ricaduta positiva sull’intero sistema moda su diversi fronti: promuovendo la ricerca condivisa di materiali circolari e l’innovazione sugli impianti industriali dei distretti locali in ottica di open innovation; sviluppando nuovi canali di approvvigionamento locali e di consolidamento della filiera; creando un posizionamento distintivo all’interno dell’ecosistema dell’innovazione e dell’economia circolare nel favorire lo sviluppo del primo “Made in Italy circolare”; minimizzando gli impatti ambientali e sociali delle filiere produttive coinvolte grazie alle economie di scala e di scopo.
Il progetto migliorerà inoltre le performance di impatto ambientale del gruppo Kering, di Gucci e della sua filiera e dei territori in cui esse operano. Renderà possibile consumare meno risorse, ridurre le emissioni di gas serra, creare occupazione di qualità e contribuire al benessere del territorio. Da una prima stima degli impatti ambientali effettuata sull’ecosistema Gucci pelletteria, sarà possibile arrivare a una riduzione sino al 60% delle emissioni di gas serra attualmente generata nella gestione degli scarti produttivi.