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Net zero

Gruppo Hera approva il Piano di transizione con target Net Zero al 2050

Il consiglio di amministrazione del gruppo Hera, multiutility operante nei settori ambiente, energia e idrico, ha approvato il Piano di transizione climatica, che presenta la strategia e l’impegno del gruppo per raggiungere il Net Zero al 2050. Questo traguardo sarà perseguito con riferimento sia alle emissioni di gas serra dirette sia di quelle indirette, per una riduzione complessiva delle stesse intorno al 90% al 2050 (rispetto al 2019) e la rimozione di tutte le emissioni residue al termine del percorso di decarbonizzazione.

Il Piano di transizione climatica evidenzia gli aspetti chiave della strategia della multiutility nel breve, medio e lungo termine in linea con le indicazioni e traiettorie delineate dalla comunità scientifica, a partire dall’Accordo di Parigi del 2015, per limitare il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5 °C a fine secolo, rispetto al livello preindustriale. Il documento presenta, pertanto, la visione e gli impegni del gruppo Hera per un futuro sostenibile, quantificando l’impatto attuale e futuro in termini emissivi e illustrando tanto le leve interne di decarbonizzazione che l’azienda implementerà per raggiungere il Net Zero, con il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder, quanto il contributo legato all’evoluzione dello scenario esterno.

Ben integrata con la più generale strategia del gruppo, la definizione di un obiettivo Net Zero di lungo termine contribuisce quindi alla declinazione concreta del purpose aziendale – che fa riferimento esplicito al raggiungimento della neutralità di carbonio – ed è coerente con gli impegni di decarbonizzazione già presi dal Gruppo con orizzonte al 2030.

La strategia del gruppo Hera per il Net Zero

Il Piano di transizione climatica del gruppo Hera specifica sia le azioni sotto il diretto controllo dell’azienda, sia i fattori esterni attesi dall’evoluzione dello scenario energetico nazionale ed europeo.

Tra le leve interne di decarbonizzazione finalizzate a ridurre le proprie emissioni (Scopo 1 e 2) e quelle dei clienti (Scopo 3), il gruppo ha previsto: l’installazione di tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) su diversi impianti di termovalorizzazione dei rifiuti (Scopo 1); il mantenimento della totale copertura dei consumi interni di energia elettrica con energia rinnovabile certificata, azzerando le emissioni Scopo 2; la progressiva elettrificazione della base clienti, con la conseguente fornitura di energia da fonti rinnovabili e proposizione di soluzioni per il risparmio energetico e per la produzione di energia fotovoltaica (Scopo 3).

Sul versante esterno i trend di elettrificazione ed efficientamento dei consumi, la penetrazione delle fonti rinnovabili e l’introduzione dei gas rinnovabili nel mix energetico nazionale favoriranno la decarbonizzazione del sistema nel suo complesso, supportando così un’ulteriore riduzione delle emissioni incluse nell’inventario di Hera. Infine, completa la strategia Net Zero del gruppo l’utilizzo di strumenti di rimozione dell’anidride carbonica dall’atmosfera per neutralizzare tutte le emissioni residue non ulteriormente eliminabili.

Il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero al 2050 ridurrà in modo significativo l’impronta carbonica del Gruppo: in particolare le emissioni Scopo 3 per ogni cliente energy registreranno una riduzione dalle 3,3 tonnellate del 2019 a meno di 0,2 tonnellate al 2050.

Il percorso del gruppo Hera per ridurre le emissioni di gas serra

Nel 2021, la multiutility aveva definito gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, validati dalla Science Based Targets initiative (SBTi) e in linea con il livello di ambizione “well-below 2 °C”, pari a -37% delle emissioni assolute di gas serra al 2030 rispetto al 2019. Nel 2023, complessivamente, le emissioni del gruppo Hera per il perimetro definito hanno già registrato una riduzione del 14%, sempre rispetto al 2019. Con il nuovo Piano, il gruppo Hera “si impegna a raggiungere emissioni Net Zero al 2050 attraverso una riduzione delle emissioni di Scopo 1, 2 e 3 intorno al 90% rispetto al 2019 e la rimozione di tutte le emissioni residue al termine del percorso di decarbonizzazione”.