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Deloitte: urgente accelerare l’ammodernamento delle reti elettriche per la transizione energetica

Il ciclo di sviluppo e ammodernamento della rete elettrica procede più lentamente di quello delle fonti di energia rinnovabile e della diffusione di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici. Espandere e modernizzare le reti elettriche, dunque, è urgente e richiederà investimenti record in infrastrutture e soluzioni innovative. È quanto emerge dallo studio di Deloitte Road to scale – Expanding and modernizing the power grid for a clean energy transition.

“La transizione energetica rappresenta una delle sfide più ambiziose della nostra epoca: a differenza delle rivoluzioni industriali passate, che hanno richiesto decenni per dispiegarsi, la transizione verso un’economia net-zero entro il 2050 impone un ritmo fino a quattro volte più rapido. Decarbonizzare le infrastrutture globali su larga scala richiederà una sinergia senza precedenti tra governi, aziende e settori industriali”, commenta Claudio Golino, Energy, Resources & Industrials Leader di Deloitte Italia.

Cresce la domanda di elettricità: nel 2024 in Italia più del 50% viene dalle rinnovabili

Deloitte, riprendendo i dati della IEA, evidenzia che in Italia la domanda di elettricità, dopo un calo del 2,9% nel 2023, aumenterà dell’1,8% annuo fino al 2026, a fronte di un aumento costante dell’energia rinnovabile, che dovrebbe superare il 50% della generazione elettrica già nel 2024. Nei primi nove mesi del 2024, infatti, le fonti rinnovabili hanno contribuito al 51,1% della produzione totale netta, in crescita rispetto al 43,3% nello stesso periodo del 2023, a dimostrazione di un impegno concreto verso la sostenibilità energetica.

In arrivo oltre 500 milioni di investimenti per la rete italiana

Per sostenere questo incremento e garantire una rete elettrica resiliente, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha destinato 450 milioni di euro a settembre 2024 per potenziare le smart grid italiane, un investimento che punta ad aumentare la capacità della rete, elettrificando i consumi per oltre 1,7 milioni di persone entro il 2026. Inoltre, per migliorare la resilienza climatica, sono stati stanziati 63,2 milioni di euro per potenziare 4.648 km di rete, con interventi mirati su ulteriori 648 km, rafforzando la tenuta della rete contro eventi climatici estremi e riducendo il rischio di interruzioni.

Rete elettrica europea: necessario un ampliamento di oltre un terzo

Secondo i dati della IEA anche a livello europeo serve un potenziamento della rete elettrica: entro il 2050 si punta ad espandere la rete di oltre un terzo, fino a 15 milioni di chilometri. In questo contesto, la collaborazione transfrontaliera è fondamentale per rafforzare l’interconnessione tra i sistemi elettrici nazionali, come dimostrato dall’accordo da 400 milioni di euro tra Terna e la Banca Europea per gli Investimenti.

Le smart grid del futuro: verso una rete più intelligente e decentralizzata

La modernizzazione della rete passa attraverso l’adozione di soluzioni digitali e sistemi decentralizzati, come micro-reti e reti intelligenti, capaci di gestire in modo autonomo e resiliente la domanda energetica. Il “Regolamento del mercato locale della flessibilità”, approvato di recente in Italia, consentirà ai gestori di rete di bilanciare domanda e offerta con maggiore efficienza, abilitando al contempo un’integrazione più ampia delle fonti rinnovabili.

“La transizione energetica richiede uno sforzo collettivo e strategico, che non solo ridisegni le reti elettriche ma supporti anche nuove modalità di utilizzo dell’energia. In questo processo, l’Italia e l’Europa stanno giocando un ruolo di primo piano, adottando soluzioni innovative e promuovendo l’interconnessione per una maggiore sicurezza energetica”, spiega Enrico Ferraresi, Power, Utilities & Renewables Sector Leader di Deloitte Italia. “Come evidenziato anche dal Rapporto Draghi sulla competitività europea, è essenziale espandere e modernizzare le reti energetiche per garantire una distribuzione efficiente e sicura delle risorse rinnovabili. Accelerare il percorso verso un sistema elettrico robusto e flessibile è fondamentale per cogliere appieno i benefici della transizione energetica e assicurare un futuro sostenibile per l’Italia e l’Europa”.