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Agenda Onu 2030

Banca Generali ospita Gianmario Verona per parlare del futuro dell’istruzione in Italia

“Per il futuro, 3 elementi saranno fondamentali e aiuteranno a disegnare il futuro dell’istruzione: il digitale, i Big Data e l’interdisciplinarità”, con queste parole Gianmario Verona, Rettore dell’Università Bocconi di Milano, l’ospite del quarto appuntamento di BG4SDGs, l’iniziativa di Banca Generali per parlare di sostenibilità e Agenda Onu 2030, ha delineato il futuro dell’istruzione in Italia.

Istruzione di Qualità per tutti è infatti l’obiettivo numero 4 dell’Agenda delle Nazioni Unite. Un obiettivo importante, che prevede non solo un migliore accesso a livello mondiale alle scuole e all’educazione anche per le persone più fragili, per le popolazioni ai margini e senza disparità di genere. Ma anche il rafforzamento delle competenze e una educazione alla sostenibilità. Due elementi di rilevo anche in Italia.

In Italia, le scuole di formazione sono ancora poche e l’aggiornamento professionale è spesso erogato da agenzie che non hanno la profondità tipica dell’approccio accademico. Il digitale può rappresentare un aiuto fondamentale, ma servono investimenti e progettualità soprattutto da parte delle imprese che ancora non hanno capito l’importanza della formazione continua” ha commentato Verona nel corso del talk. 

Indubbiamente, però, un freno alla marcia verso il raggiungimento di questo obiettivo rischia di metterlo anche la situazione generata dalla pandemia. Come confermato dai risultati degli ultimi test invalsi, infatti, un anno e mezzo di didattica a distanza ha nettamente peggiorato il livello di apprendimento degli studenti italiani, suonando un campanello d’allarme che il sistema scolastico italiano non può ora ignorare. 

La pandemia ha accelerato una serie di cambiamenti che in realtà erano già in atto da tempo, quale ad esempio il maggior peso del digitale nell’istruzione – ha dichiarato ancora Verona.- Per il futuro ci sono almeno 3 elementi che saranno fondamentali. Innanzitutto ci sarà il sostegno del digitale come ulteriore strumento per veicolare la conoscenza. Quindi occorrerà lavorare sui grandi dati per aumentare la condivisione. Ci sarà da sviluppare l’interdisciplinarietà perché il mondo oggi è sempre più complesso e quindi occorre superare la verticalità che caratterizza l’istruzione attuale per comprendere meglio il nuovo contesto eterogeneo“.

Dagli spazi del BG Training & Innovation Hub di Milano in cui si è tenuto il talk, Gianmario Verona ha però indicato quella che secondo lui può essere la strada da seguire per portare a un nuovo livello l’istruzione in Italia. 

“Facendo leva sugli investimenti tecnologici, diversi atenei americani hanno dato vita a programmi di bachelor dedicati a rendere la conoscenza accessibile in tutte le aree del mondo. Così facendo, le università riescono a integrare nella formazione e nei contenuti i tratti distintivi che arrivano dalla diversità e dall’inclusione di differenti culture. In Italia dobbiamo seguire questo esempio perché solo così riusciremo a raggiungere l’obiettivo stabilito dall’Onu”, ha concluso Verona.